MOIGE ritiene che sia giunto il momento, con l’aiuto degli avvocati dello Studio Ambrosio & Commodo, di tutelare i minori, i loro genitori e le loro famiglie con l’inibizione alle maggiori piattaforme social della prosecuzione della loro condotta dannosa.
PERCHE’ ORA?
L’iniziativa in sede giudiziaria è stata avviata ora perché il fenomeno dei social ha assunto una dimensione tale ed una pervasività, con palese impatto negativo sulla vita e lo sviluppo degli adolescenti ed addirittura dei bambini, da potersi parlare giustificatamente di epidemia digitale.
E non si può stare con le mani in mano a fronte di tale evidenza!
Da un lato la scarsa informazione sui reali impatti di uno stile di vita “con lo smart-phone in mano”: i genitori credono di fare il bene dei loro figli, accettando o addirittura consentendo loro una continua connessione digitale, spesso accompagnata dal rilievo di vederli più tranquilli, chiusi magari nella loro stanza ma tranquilli, dall’altro c’è lo strano approccio dei legislatori e delle Autorities che dovrebbero regolare e far applicare le normativa, ma nulla fanno perdendo tempi in discussione poco concrete e senza nessuna efficacia ai fini della tutela dei minori e delle famiglie.
In tale quadro si inserisce l’attività delle piattaforme social con il loro spregiudicato obiettivo di privilegiare ad ogni costo il proprio profitto, che è direttamente collegato al tempo trascorso dai giovani utenti sulle loro piattaforme, a discapito della salute dei minori ed indirettamente a danno delle loro famiglie: genitori, fratelli, nonni….
